Panaro dal dialetto leccese significa contenitore, cesta,
Come contenitore delle mie emozioni vi faccio partecipi...
navigatore solitario di una terra bruciata dal sole...
Proprio Lui che di tangenti e raggiri, tentando di "Acquistare" dei Senatori
Mi consenta Cribbio!
1 commento:
Anonimo
ha detto...
SEMIALTERNO il sistema elettorale insito nelle cose! (a crowd open source electoral system the real actual true electoral taboo from Boomerang news!) Oggettività Antiqualunquismo v Antipolitica!? Perché nel terzo millennio, per quanto riguardo i meccanismi elettorali, bisogna continuare a sempre mordere le medesime ossa sparando come mortaretti raffiche di proposte elettorali dal proporzione al maggioritario e viceversa ventilando di tanto in tanto, il doppio turnismo alla francese continuando a dare agio alla casta di ricreare quel necessario solito frastuono del far intendere di voler cambiare tutto facendo confondere e far percepire la frenesia per efficienza, per poi gattopardescamente, non cambiare mai niente ma, semplicemente facilitare la casta nel coprirsi le mosse per riprodurre lo stesso famigerato gioco dell’oca. La tipica strategia per mantenerci prigionieri in questo assordante immobilismo. In questo vizioso assolutismo autoreferenziale dimostrato dal fatto che inopinatamente l’Italia perde in continuazione terreno nei confronti degli altri partner dell’€urozone e dell’OCSE dove, purtroppo sempre Pantalone deve indefesso continuare a pagarne le spese! Pertanto, bisogna completamente sbarazzarsi del concetto di stabilità confondendolo con quello di staticità e semplicemente abbracciare un sistema dinamico completo dove, far scorrere attraverso nuove e più complete articolazioni maggiori flussi di quel sempre più intenso e necessario sgorgante dinamismo di cui la società dimostra sempre più esprimersi e riempirsi. All’insegna del: “better route than root!” non solo per quanto riguarda le infrastrutture sia fisiche che d’altro verso (BackBone) di cui continuiamo ad essere deficienti ma, anche di quelle strutturali organizzative del sistema elettoral-istituzionale che inesorabilmente risulta ancora arcaico ed incompiuto e volutamente mantenuto incompleto, limitato e limitante a risolvere le contingenze per rispondere con più puntualità alle istanze alle prossimità che la nuova realtà pretende, impone ed esige…! Allora, si rende necessario un sistema articolato completo capace di coniugare le dinamiche rappresentate da quella: centripeta incardinata sulla governabilità del comunemente inteso modello “maggioritario” e quella centrifuga distributiva imperniato sulla rappresentatività del “proporzionale” in quanto la questa induzione dà origine nei fatti alla multiate (Bobbio) Pertanto, anche sul fronte elettoral-istituzionale non possiamo glissare e cadere sempre sulla solita vetustà a regime in quanto improrogabile risulta acquisire un sistema completo che renda autorevolezza all’istituzione in modo (asintote-autopoietico) adeguato ai tempi, giacché la democrazia per legittimarsi e funzionare deve trovare gli opportuni riferimenti, collegamenti e consolidati ancoraggi con i cittadini iniziando dagli ingressi dalle leggi elettorali. Questo per non continuare a rimanere prigionieri di una sì “eletta” casta che continua imperterrita a rigenerarsi scegliendo le medesime totemiche elettorali obsolete soluzioni per detenerci inchiodati in quel inamovibile famigerato ciclico alterno gioco dell’oca cui restiamo più o meno consapevolmente prigionieri al perverso e viziato sistemico criterio del mantenere sempre transitivo il sistema elettorale per rendere i soliti politici il più possibilmente intransitivi come casta politico/partitica lasciandola libera di espandere sempre più la loro cinica autoreferenzialità! Per inchiodarci come cittadini sempre di una anacronistica compassata dinamica politico “paternalistico discente” dove ormai scomparsi quegli impareggiabile luminari statisti, tutto si lascia cadere nell’oblio emulativo, per farci ritrovare con una sempre più tangibile casta di cinici politici protesi a lasciarsi assorbire nel più totalizzante speculativo ottuso mero “mercatismo”! Che lascia alla solita élite di casta l’esclusività d’arrogarsi la gestione di quel solito perverso anacronistico inconcludente meccanismo fatto di alterni sconnessi perversi cicli a ricorrenti referendum (mantenuti solo abrogativi!) ritagli. Modalità per “potare” a proprio pro la legge elettorale in corso, seguita da rimaneggiamenti attraverso inconcludenti e fumose Bicamerali o Governi formalmente istituzionali… per infoltire o ritoccare con “pizzini” d’aggiunta od in sottrazione le stesse leggi elettorali con ibridismi ortopedici meticciati. Commistioni alle quali, far succedere pre-confezionate pedisseque stereotipati monodirezionali (a scarsa risucchiata o drenata concorrenza) mandate elettorali e mettere insieme tutto questo “ambardam” per in un siffatto modo aumentare o far crescere le solite “nichiliste” sacche d’impunità e/o nicchie d’autoreferenzialità, per così meglio come casta ulteriormente continuare a perpetuarsi nello spazio tempo rassodando un siffatto imperante “status quo!” Quindi, bisognerebbe iniziare ad invertire il trend speculativo in corso, teso e proteso a far ingrossare il nostro sempre più minimamente indebitamento pubblico che permette di far ingrassare la solita sempre più pervasiva autoreferenzialità della casta Segno sempre più evidente di una totale mancanza di competizione che le volontà di casta rimangono inalterate e bloccate alla mera autoconservazione del mantenimento dei privilegi di ceto, aspetto, rilevato e confermato già a suo tempo ancora da Darwin “Non sono i più forti che sopravvivono, né necessariamente i più intelligenti, quanto piuttosto i più reattivi al cambiamento” ed al riguardo glocalmente come casta restiamo impareggiabili! Allora perché continuare a volgersi indietro ancor prima, di guardare avanti e cercare di vedere con nuovi occhi per constatare i profondi i continuativi cambiamenti in corso per capacitarsi come meglio superare l’immanente obsolescenza che ci attanaglia e ci mantiene fermi a quel totemico palo d’obsolete soluzioni elettorali statiche “retroverse” bloccate al compassato rispetto ad un’incalzante globalizzazione che per renderci competitivi esige soluzioni sistemiche dinamico articolate aperte più complete attuabili mettendo a sistema gli attuali mantenuti parziali ed incompleti meccanismi elettorali per far sì che si renda concorrenzialmente virtuoso il sistema elettorale. Con soluzioni già presenti in molti contesti e su molti fronti e da molto tempo poiché si sono introdotto dei salti di livello tali da scompaginare e rivoluzionare ogni vetusto schematizzazione di usuale riferimento sconvolgendo molti archetipi e schemi dei precedente primordiale, arcaici tradizionale modelli e prototipi di riferimento che “sotto questa nuova luce” sono stati fatti palesemente risaltare e risultare modelli parziali ed incompleti rispetto alle nuove esigenze che il, tempo reclama. Con un sistema che meglio facili la trasformazione del responso delle urne in una maggioranza parlamentare capaci di dare un’investitura autorevole di governo in grado di varare riforme coraggiose… Questo oltretutto, richiesto da come si presenta la nuova realtà inevitabilmente sempre più assorbita dalla globalizzazione che caratterizza la nostra epoca, in un’incalzante continuativa iperbolica complessità che ci immette investendoci di sempre nuove sfide ma, altrettante nuove opportunità per implicite diverse prospettive verso il futuro quanto un sistema elettorale completo si dimostrerà capace di completamente enucleare. Invece cinicamente si continua con siffatti obsoleti autoreferenziali modelli continuativamente rigenerati e mantenuti in vita di speculativo appannaggio dando fiato ai soliti croupier di casta che così intendono preservare la nostra democrazia al medesimo suo solito stadio adolescenziale senza mai permetterle di maturare (introducendo anche il referendum propositivo da decenni segnalato come esigenza) Pertanto, sempre più illusorio blandendo demagogicamente soglie di sbarramento per con il mero intento di ulteriormente drenare concorrenza sarà supporre di poter numericamente ridurre i partiti pensando di rendere efficiente il sistema decretando semplicemente una soglia si possa acquisire o rendere efficienza quando è risaputo in ogni contesto la facilità con la quale in ogni dove si formano “inciuciati” cartelli! Che rende stolto decretare qualsiasi soglia al 4-8% ecc. quando eventualmente dovrebbe essere rimessa ad un effettiva fisiologica concorrenzialità l’autoriduzione partitica quanto il SEMIALTERNO propugna! Poiché sempre più anacronistico risulta parlare e/o sentir parlare di coalizioni di partiti, federazioni di partiti, confederazioni di partiti e/o di liste quanto di partiti di correnti o di conservatori o progressisti se la struttura elettoral-istituzionale permane così obsoleta ed anacronistica al mero scopo speculativo di semplicemente permettere di far continuare l'autoperpetuazione permanente dello status quo! Pertanto il rinnovamento normativo oltre alle questioni del dover ridurre • la voragine del debito pubblico che si somma in continuazione ai costi di politica senza eguali nella compagine mondiale e di comparazioni europee (già nei primi quattro mesi del 2007 la spesa delle pubbliche amministrazioni è salita del 12%) con costi riprodotti dalle volontà di alimentare le clientele in quelle fabbriche del consenso mai dimesse, gestite da impavidi artefici dell'intrallazzo perpetuo… pleonastico risulta vedere al riguardo quanto denunciato e riportato nel libro “La Casta” ed ogni trasmissione: Exit, Format, Report, Annozero, e chi ne ha più ne metta, ecc. Inoltre si dovrà considerare di introdurre: • un monocameralismo; • la riduzione del numero dei parlamentari; • la revisione dei regolamenti parlamentari e Invece • le eventuali introduzioni di soglie di sbarramento di qualsivoglia percentuale dal “4% all’8% & so on” non potranno mai essere reputate soluzioni volte a rendere efficiente ed efficace il sistema in quanto, vista la facilità con la quale attualmente si formano “inciuciati” cartelli, contraddittorio risulterebbe pretendere di ottenere efficienza ed efficacia da un mercato togliendoci, drenandoci concorrenza e/o tagliando i concorrenti già sul loro nascere. Giacché senza iniettarvi competitività mai, si potrà risolvere la questione e, solo questa organicamente articolandola, completandola e mettendo a sistema i meccanismi elettorali incarreggiandoli su un automatismo auto correttivo di equilibrio ad una intrinseca - enucleata sistemica reciproca compensazione a check & balance quanto il SEMIALTERNO propugna: il sistema SEMIALTERNO “è” un sistema a leader implicito in quanto non necessariamente richiede di essere direttamente eletto e la sua peculiarità consiste nel fatto che su una base a "mandate"(votazioni) elettorali PROPORZIONALI PURE, (la cui purezza dipende da come si ritagliano i collegi, ovviamente, più ampia sarà la circoscrizione maggiore risulterà la proporzionalità, più piccola diventerà la circoscrizione, più grande sarà lo spreco dei voti, agendo indirettamente così a mo' di fattore di soglia), quando la "situazione" si rendesse priva di governo od andasse in stallo (ovvero la legislatura chiudesse prima dei suoi fisiologici tempi, ad esempio prima degli attuali cinque anni “art. 60”) il SEMIALTERNO richiama una mandata elettorale (votazione) ad induzione PREMIO di MAGGIORANZA e/o MAGGIORITARIA, (ovviamente, anche qui, “la mandata con premio” risulterà tanto più efficace quanto numericamente ridotti saranno i collegi elettorali in cui sarà ritagliato il territorio nazionale, quindi, non "regionalista" come si presenta or ora ritagliato il Senato! Bensì nazionale!) Dopo, tale mandata con Premio di MAGGIORANZA, comunque, si ritorna alla mandata a “base PROPORZIONALE”. da cui il termine SEMIALTERNO! SEMIALTERNO il sistema elettorale più completo per realizzare ed istituire la discontinuità concorrenziale sinergica permanente per incamminarci verso un effettivo virtuoso bipolarismo aperto! E non ultimo che l’assemblea parlamentare (Camera dei Deputati e Senato oltre che numericamente dimezzati quando sarà riformata* **) in rappresentanti (elettori passivi) rispecchi perfettamente la proporzionalità dei partecipanti alla consultazione (elettorato attivo) ad ogni specifica mandata. Questo, affinché la competizione assumi un efficacia di merito e d’effetto concorrenziale volto all’implica implementazione della qualità! Pertanto, gli eletti che dovrebbero risultare ammessi all’Assemblea sarebbero in ragione della proporzionalità espressa dall’elettorato attivo indipendentemente dal verso (mandata) Proporzionale e/o Maggioritario. Dove, oltre che per ovvia qualità d’appartenenza ogni partito dovrà perfettamente rispecchiare in rappresentanti il numero dei voti effettivi ottenuti in ragione al numero dei voti validi! Quindi, ad esempio, se saranno stati al 75% i votanti per la Camera, il numero dei rappresentanti dovrà essere ridotto del -25%: Esempio di riferimento TOTALE Votanti al Riduzione Quindi Tot. con l'attuale Numero “Costituzionale” 630 75% - 25% Sarebbero 473 con l'auto vagheggiata presunta riduzione * 512 75% - 25% “ 384 con l’eventuale riduzione alla VVT.gigio ** 400 75% - 25% “ 300 Poiché solo istillandovi concorrenza che irradi effettiva competizione a tutto campo ed a tutto tondo a 360° X 365 gg l’anno, in modo sinergico propositivo, si potrà iniziare ad ottenere efficienza per effettivamente poter iniziare a ridurre in nostro mostruoso indebitamento pubblico… Pertanto le nuove regole del gioco per riprodurre un sistema organico concorrenziale non dovranno riprodurre deterrenza di parte del genere a: • Monopolio centrista riprodotto quando vengano applicati e ripetuti in modo perpetui mandate elettorali con modelli esclusivamente proporzionalisti e/o • Duopoli di centro destra o di centro sinistra in altrettanto blindato modo a “bipartisan” bipartitismo chiuso (inciuciato ad effetto blindato) riprodotto quando in altrettanto ripetitivo pedissequo modo vengano propinati ripetutamente mandate elettorali con modelli filo maggioritari od in altrettanto improprio ed illusorio modo risulterà rivolgersi ai soliti nostrani modelli allevatori di casta i cui prototipi sono rappresentati dagli usuali caserecci • Ibridi quelli dal “Mattarellum” al attuale “Porcellum (oltretutto sconfessato dagli stessi autori) in quanto risultano essere dei veri e propri ”ortopedici meticciati” (soluzioni che al di là della loro esplicita dizione, oltrepassano per l’assurda implicita loro strutturale costituzione ogni possibile cognizione di chimera! In quanto impossibile risulta pretendere di aver una barca funzionale impiantando sulla stessa asta dell’albero della vela “che ne rappresenta l’elemento Proporzionale” ridotta di un suo 25% un timone (quale elemento maggioritario) altrettanto decurtato del suo 75% del suo originario potenziale e/o magari, come sempre da decenni succede, invertire i ruoli impiantando sullo stesso asse del timone l’albergo della vela e/o variandone talora le percentuali per far intendere di voler cambiare quando sostanzialmente si perpetua lo stesso meschino gioco dell’oca…. emblematico al riguardo è quanto in cantiere si prevede con il prossimo “Vassalum” che presenta innestati sullo stesso della vela resa al 50% (Proporzionale) un timone altrettanto ridotto al 50% (maggioritario) e questo oltretutto senza prendere in considerazione l’aspetto dell’eterogeneità italica territoriale nazionale. Pertanto, per non continuare a collassare ma, evolvere bisognerà minimamente capacitarsi sull’opportunità di meglio attrezzarsi anche con filtri e carburatori elettoral-istituzionali più potenti e pertinenti ai nostri tempi che ci consentano di alzare la tesa per concorrenzialmente permettere a chiunque di giocare a tutto campo ed a tutto tondo mettendo a sistema le ormai consunte e più volte testate ricorrenti parzialità (provate sulla nostra pelle e taccuino) mantenute in sopravvivenza attraverso questi soliti vecchi modelli elettorali frutto di statuizioni formalmente corrette (Weber) Modelli dal “Mattarellum all’attuale Porcelleum” (oltretutto sconfessata da quelle stesse forze politiche che l’hanno voluta!) che ci mantengono sempre fermi e bloccati rispetto ad ogni altro paese €urozone e dintorni, quanto lo perpetueranno i prossimi potenziali mortaretti “Guzzettum e/o Vassalllum” giacché al riguardo: • Per il Guzzettum già lo stesso Prof. Sartori rilevava che la debolezza del referendum sta nel mantenimento del premio di maggioranza che indurrà a mettere assieme “due listoni” contrapposti con ogni genere di animai politici, rischiando di determinare lo stesso attuale sgangherato inconcludente effetto d’eterogeneità governativa politica con prossime compagini governativi a scarsa intrinseca omogeneità che daranno altrettanto carenti risultati, quanto lo dimostrano essere stato il penultimo governo “longevo” ma, inefficiente ed inefficace, quanto risulta esserlo l’attuale sempre più sfiancato • E/o la proposta “Vassallum” (sullo stesso genere taluno riscontra il modello danese già migliore e superiore ad esso!) che sarà un incrocio tra il sistema tedesco (uninominale ma proporzionale) ulteriormente ibridato per i ritagli delle circoscrizioni a quello spagnolo, imitando quanto, già a suo tempo, nel 1919, lo era il modello elettorale italiano (quindi, la novità oltre ad un importazione d’acqua calda, presenta sostanzialmente in ritorno nella precedente casella del gioco dello stesso famigerato gioco dell’oca che si caratterizza con «piccole» circoscrizioni che moderatamente sproporzionalizzano la rappresentanza favorendo i partiti più grandi o concentrati geograficamente. Anche se oggigiorno la realtà è di tutt’altra fatta geograficamente molto più composita e molto dubbioso risulterà supporre di poter rendere sicurezza governativa e decisionalità con un assicurato responso delle urne giacché, or ora, le probabilità risultano essere molto più articolate di quanto non lo siano state già alle ultime elezioni data l’eterogeneità della distribuzione delle preferenze politiche in Italia. Pertanto i suddetti meccanismi per rendersi funzionanti dovrebbero essere messi a più nuova articolazione data la loro mantenuta intrinseca parzialità ed incompiutezza e per essere resi funzionali dovrebbero venir incardinati su un automatismo ad effettivo sistemico virtuoso equilibrio d’auto check & balance quanto il SEMIALTERNO propugna in modo da potersi auto rigenerare autoripulendosi da ogni perniciosa formazione partitica protesa ad impropriamente voler speculativamente giocare da ago della bilancia e/o ricreare comode deterrenze a mono o bipartitismo blindato! E’ per tanto che si propone l’adozione del sistema SEMIALTERNO per definitivamente mettere a sistema le risapute e più volte testate parzialità riscontrato negli attuali meccanismi elettorali in quanto da decenni si passa impropriamente da cicliche alterne modalità elettorali proporzionaliste a quelle maggioritarie e viceversa determinando alternanze governative palesemente incapaci (auto(s)qualificatesi: ectoplasmi gli uni ed Armata Brancaleone gli altri) dove appunto per scarsa coesione ed omogeneità politica quanto per talora inconciliabilità programmatica, dimostrano risultare incompetenti per poter affrontare i veri e sostanziali strutturali nodi che ci attanagliano dalle liberalizzazioni, al conflitto di interessi, visto l’altrettanto sconnesso modo con il quale si mantenga l’”inciuciato” duopolio dei media televisivi… per sempre al meglio ed alla stessa stregua della questione elettorale poterci tuttora comodamente proficuamente specularci!, ecc. Pertanto per tagliare definitivamente la testa al toro si propone con il sistema SEMIALTERNO mettere a sistema i meccanismi elettorali per incarreggiarli su un automatismo a due livelli a reciproco richiamo: proporzionale e maggioritario giacché contraria sunt complementa! Essendo ormai riscontrato e da decenni rilevato il malfunzionamento in corso dove, si passa impropriamente da cicliche alterne scollegate e disarticolate modalità elettorali proporzionaliste a quelle maggioritarie e viceversa senza minimamente riscontrare che il sistema è di per sé gia per come suddetta complementarietà, insito nelle cose! Questo per rendere inequivocabile equilibrio al sistema in un vero “check & bilance” e così completarlo per instillare nello stesso sistema competizione e non mera effervescenza ma che conseguentemente irradi effettiva concorrenza sinergico propositiva a tutto tondo ed a tutto campo elemento “sine qua non” in quanto è lo scontro fra (interessi opposti) che fa scaturire il vero virtuoso lievito generante quale essenza prosperità!… di Smithiano memoria! Dove il tutto possa venir coniugato alla luce dei nuovi adeguamenti, quanto i criteri e le prassi della qualità totale imprescindibilmente in ogni dove sempre per penetrazione ormai impongono doversi enucleare per poter appartenere e qualificare come sistema secondo i crismi alla Deming, Kai zen, ecc. Con il SEMIALTERNO si implementerebbe fisiologicamente democraticità e sussidiarietà responsabile per nell’insieme dinamicamente massimizzare: governabilità - decisionalità, rappresentatività, economicità, “accountability” in un’incrementale criterio di continuativa implementazione migliorativa aperta all’eccellenza! Irradiando efficienza ed efficacia “endo ed eso” ovvero, sia verso l’interno che nel compendio mondiale! Invece, con la nostrana casta, si continua in un siffatto sconnesso modo a determinare alternanze governative palesemente incapaci d’auto reggersi giacché s’auto(s)qualificano ectoplasmi gli uni ed Armata Brancaleone gli altri, dove appunto per scarsa coesione ed omogeneità politica quanto per talora inconciliabilità programmatica, siffatte forzate coalizioni risultano incapaci di affrontare e sciogliere i veri e sostanziali nodi strutturali che attanagliano la gente dalle micro alle macro istanze e prossimità… dalle liberalizzazioni, al conflitto di interessi, (con un vigente altrettanto anacronistico palesemente “inciuciato blindante duopolio massmediatico”) ecc. di un’Italia sempre più ferma ed ancorata al solito totemico palo elettoralistico sbandierato come efficienza rispetto a quanto il SEMIALTERNO propugna e permetterebbe ottenere... Perché in un siffatto pregnante unico momento alle soglie di una sempre più glocale epoca degli accessi aperta a sempre nuove sfide, in altrettanto modo, dovrebbe potersi mantenere aperta a sempre nuove opportunità, data la maggiore pervasività che l’interattività permette e concede. Quel interattività che estendendosi sempre più per portata e penetrazione immerge la società stessa rivoltandosi dentro essa stessa e con se stessa determinando una nuova realtà sempre più intrecciata liquida alla Baumann in un avvilupparsi di variabili che determinano sui modelli specialmente quando obsoleti come gli attuali elettorali ormai ad ogni latitudine ulteriori marcate esasperazioni ed inefficienze evidenziando l’effetto “inerziale entropia” cui diventano portatori indifferibile segno della loro intrinseca incompiutezza che reclama soluzioni totalmente diversi rispetto al consueto del genere concorrenziali asintote aperte! Giacché senza effettiva concorrenza politico propositiva si può rischiare per assenza di tutela competitiva, non la sola dittatura della maggioranza sulla minoranza come taluno accenna e talaltro menziona (dell’altra metà come or ora per “inerziale entropia” sembra esser accaduto anche se sempre più accadrà!) per eccessiva autoreferenzialità ristretta dei rappresentanti si potrebbe rischiare la totalizzante dittatura dei vertici indipendentemente dal colore e/o purtroppo da chi giochi la parte di “minoranza effettiva”… Quindi, ideale sarebbe acquisire un sistema elettorale che riproduca effettiva realistica concorrenza propositiva politica a tutto tondo ed a tutto campo Pertanto, in un siffatto cocente momento, anche la democrazia dovrebbe in un siffatto modo potersi “dinamicamente sostanzialmente attivarsi” e con opportuni adeguamenti che per complementarietà il SEMIALTERNO concede permettere ritrovarsi completata nelle proprie articolazioni per definitivamente ergersi a sistema e, così attrezzata rendersi più efficace ed efficiente come “rinnovato italico Sistema Paese” per ritrovarsi nella strutturale compiutezza competitiva aperti alle sfide quanto alle opportunità del compendio mondiale! Tutto questo per poterci incamminare verso una cittadinanza aperta all’interattività propositiva orientata a soluzioni innovative verso impostazioni deliberative, partecipative aperte ad un maggior senso d’appartenenza attivando anche il referendum propositivo, quale minimale equilibrio! Per definitivamente permettersi di rinunciare a quel intrepido continuativo proliferare di politici di casta protesi a voler propinando la suddetta parziale obsolescenza con modelli elettoral istituzionali volti a propinare rapporti di sudditanza anacronistici ed opposti a quanto il clima, il tempo, la stessa realtà sempre più sembra voler per “strutturale incompatibilità ripudiare” Pertanto in un siffatto momento dove tutto è in movimento… e ci si vuol effettivamente spingere verso un vero e proprio stato nascente: “de juri condendo” il legislatore attento e leale per rendere e restituire più dignità e vigore alla stessa nostra democrazia considerata malata da taluni… senz’altro malmessa, …pretendere di continuare in u siffatto di “casta del maso chiuso” sarebbe sempre più diabolico!… Pertanto, il legislatore “solerte” dovrebbe prestare attenzione nel riformare per assicurare la necessaria apertura per una libera concorrenza a tutto tondo in un equilibrato rapporto aperto tra elettorato passivo ed attivo in tutta e per tutta la sua “articolazione” verticale ed orizzontale per liberalizzare implementare efficacia ed efficienza per meglio aprire il futuro alle nuove opportunità che la realtà offre!.... Wizler the CHEAPSTER P.S: Pertanto per effettivamente «portare l'Italia fuori dal tunnel» bisognerà abbandonare i giochi dell’oca e dare inizio ad una vera discontinuità permanente rappresentata dall’introdurre vera concorrenza attraverso un sistema più completo quanto il SEMIALTERNO propugna rendendo complementare la coniugazione della politica della passione (vela) con quella della ragione (timone) articolandole in una virtuosa complementare fluente dinamica coesistenza capace di far partire, salpare il nostro Belpaese… politiche che metaforicamente potrebbero essere rappresentate alla navigazione con la barca a vela dove la passione viene rappresentata dalla vela (più precisamentedal boma) e l’altra la ragione dal timone! Tutto questo per poterci liberare dall’accanimento in corso con il quale in continuazione si vuol mantenere l’italiota barchetta “armata” in modo imparziale, anacronisticamente allestita allocando sempre più impropriamente e ridotti o monchi i suoi basilari strumenti di bordo quale appunto: l’elemento MAGGIORITARIO rappresentato dal timone e vela –(boma!) che rappresenta l’elemento PROPORZIONALE In quanto, ogni meccanismo per funzionare deve accadere che tutte le relative rotelline siano correttamente allocate, ne più ne meno, nelle loro rispettive sedi di pertinenza diversamente si rimarrà sempre più impaludati e fermi... vedonsi le ultime rilevazioni Istat quanto i reports della stessa UE e dell’FMI che ci danno sempre staticamente fermi ed immobili rispetto ai paesi dell’Eurozone con un “GAP” in continua incremento! Pertanto dovrebbe essere assodato da “millenario pragma” che una barca normale, al di là delle categorie d’appartenenza (laser, optimist…. quindi, OCSE, NATO o paese in via di sviluppo, ecc.), dovrebbe possedere in modo funzionali e correttamente congeniati ed allocati con la opportuna razionalità tecnica dei mezzi: una vela ed un timone; giacché, talora la scelta d’avalutatività dei mezzi, non lo scopo costituiscono il problema! (Max Weber!) Ai quali per semplificazione riserveremo per simbolica analogia al: • TIMONE la funzione del MAGGIORITARIO che “incardina” al meglio la “KRAZIA” dell’autorevolezza, della decisionalità e della forza delle istituzioni pertanto, ben ne rappresenta la “Ragione” la GOVERNABILITA’ - e “girando” sull’induzione CENTRIPETA ed alla • VELA (nello specifico al BOMA) quello del PROPORZIONALE che ne rappresnta per complementarietà la RAPPRESENTATIVITA’ riproduce il “DEMOS” che al meglio ne raffigura la “Passione” - e gira imperniato sull’induzione CENTRIFUGA distributiva- In quanto la stessa induzione dà origine nei fatti ad una multiate (Bobbio) e non ultimo inequivocabilmente • La “Sicurezza nel futuro” che ce la dobbiamo sudare dall’impegno di ognuno di noi ingenerando quel effettivo senso di appartenenza per ricaduta dai suddetti presupposti ricercando concreta risposte costruttive alle sfide dell'incertezza ….acquisendo modi alternativi di guardare le cose es. alla “Monod” giacché, “le novità si ottengono arrangiando in modo inedito le cose del passato!”….articolandole ed organizzandole alla: Deming, Goffman, Watzlawick & so on...”! Assunto che ogni barca a ben vedere… senza vela e timone o resi questi sottodimensionati con limitati strumenti limitanti non potranno che essere di conseguenza i risultati!…e da decenni per le italiche genti, se ne vedono palesemente i risultati! In quanto la debolezza strumentale non potrà che divenirne debolezza operativa!
Ed in altrettanto modo accadrà parlando di sistemi elettorali che quando incompleti e/o parziali saranno condizionanti per l’intero SISTEMA PAESE - ITALIA!… Quindi, affinché la “barca” possa non soltanto galleggiare ma, effettivamente correttamente navigare e poi, solcare… Poiché così continuando non si potrà andare da alcuna parte se semplicisticamente s’impianta e si estirpa, in modo indefesso e totalmente a-sistemico, con ciclica alterna (sconnessa) artefatta faciloneria “il boma” rimpiazzandolo con il solo timone” o viceversa, oppure pur mantenendo boma e timone facendone per prolungamento un tutt’uno dove, perfino “ortopedicamente” si ibridano gli strumenti della barca…. Eloquenti ne sono gli effetti determinati e confermati dalla staticità che c’infliggono siffatti modelli sin qui testati sulla nostra pelle e taccuino dal Mattarellum” al “Nespolum”all’attuale “Porcellum quanto lo potrà essere il prossimo mortaretto referendario: Guzzettam e/o per altro verso il modello in cantiere “Vassalli-Veltroni” che favorirebbe far ingrassare i due esistenti partiti grandi ma non esige necessariamente di indicare preventivamente a livello “pre elettorale” le alleanze prefigurando nel nostrano di rischiare un “grosso” blindato inciucio anziché una “Grosse Koalition”… Poiché non lo potrà mai essere un sistema o possa passare per sistema completo, quello dell’ • impiantare sulla stessa asta dell’albero della vela (oltretutto ridotta del 25% rispetto al suo potenziale) il timone (altrettanto decurtato del 75%) oppure, • viceversa, piantando sul timone l’albero della vela per prolungamento ottenendo oltretutto decurtati un tutt’uno! Quindi da un siffatto inceppato sistema inconcepibili, esecrabili, perverso e scandaloso procedere giammai si potranno ottenere risultati positivi oltre, al non potersi reputare inseriti in un vero “sistema elettorale”! Se non stranamente lasciar scandalizzare Veltroni che stracciandosi le vesti enfatizza “…l’inconsistenza in corso giunta a tal punto da averci ormai fatto sorpassare anche l’assurdo se non portandoci allo spasimo del sempre rendere e mantenere ordinaria qualsiasi straordinarietà!” Pertanto, sempre più difficile diverrà navigare se non si provvederà in tempo a correggere quanto necessario! Un siffatto scombinato mal congeniato, ciclico, alterno, incompleto, disarticolato, assurdo procedere non potrà permetterci di arrivare da nessuna parte in quanto non ci permette di uscire dall’impaludamento! Segno che serve un salto di qualità, un impeto d’orgoglio per abbandonare l’obsolescenza… perché dati i suddetti limitati e mal assemblati mezzi e strumenti inconcepibile sarà pretendere di poter competere sia verso l’interno che nella compagine mondiale… giacché scarsi non potranno che esserne i risultati testimoniato dalle suddette ultime rilevazioni! Sì. Proprio così, volenti e nolenti, l’Italia è ferma! Quale ulteriore conferma per evincere che anche il sistema elettorale è obsoleto, incompleto.. oltre, alla questione istituzionale: monocameralismo, riduzione numerica dei Parlamentari e riordino dei loro regolamenti! Appunto una barca normale dovrebbe esser provvista di ambedue i suddetti indispensabili complementari strumenti: vela (boma) e timone ed entrambi dovranno trovare la corretta appropriata loro distinta allocazione in pertinenza di livello e di pescaggio “sotto & sopra” affinché, la complementare e talora simultanea interazione “coazione” equilibrata di entrambi di questi strumenti (commutativa - rettificatrice), permetta una più virtuosa gestione di governo implementando l’aspetto della complementarietà governativa con quella distributiva imperniata sulla rappresentatività per così poter meglio rispondere alle istanze ed alle esigenze, “prossimità” della cittadinanza e delle stesse “istituzioni” per contestualmente “giustificare” legittimando "tanto la politica quanto le politiche" e, meglio annullare per contrasto all’insorgenza d’ogni “antipolitica!” (in quanto attualmente la “debolezza” della politica sembra aver raggiunto esplosioni abissali tali da rendere ogni “pubblica” manifestazione ciò che in condizioni normali verrebbe valutata con il solo metro dell’efficacia teatrale!) Pertanto entrambi gli strumenti timone e vela, per meglio gestire l’azione di governo nel procedere, si rendono indispensabili e necessari al fine di gestire – governando le induzioni intrinsecamente imperniate sulle dinamiche - centripeta rappresentata dalla Governabilità (imperniato sul timone del MAGGIORITARIO e - centrifuga che esprime la Rappresentatività (dalla vela – imperniato sul boma) dal livello di base sul PROPORZIONALE Tutto questo per poter meglio risultare in modo equilibrato e/o per complementare coazione, in ogni momento puntualmente calibrare opportunamente l’intensità e la profondità d’inclinazione (per gradi) da impartire alla bisogna! Proprio perché la legge elettorale deve consentire: 1)- la creazione di un governo stabile con maggioranze parlamentare solide e coese 2)- mantenere un’“effettiva implicita mantenuta concorrenza enucleata dalla stessa articolazione del sistema (barchetta se completa)” in parlamento affinché possano entrare e/o ricambiarsi nuove "idee" “opzioni” nuove e potenziali quali apportatrici di concorrenze e di implicito miglioramento quale vero motore di efficienza senza dover per altro verso scomodare A. Smith! La concorrenza non si può imporre per decreto ma, vive soltanto quando le condizioni di un sistema aperto e senza soglie d’ingresso quanto il libero mercato effettivamente glielo permettono. Pertanto illusorio sarà supporre di risolvere il problema decretando la possibilità di esercitare la rappresentanza parlamentare per soli due mandati consecutivi quando con questa risoluzione si dà alla stessa opprimente autoreferenzialità l’opportunità di numericamente “aumentare se non raddoppiarsi”! (Giacché come in tutti i contesti accade, le scappatoie sussistono per risolvere siffatti inghippi in quanto pur parlando di un altro contesto e sistema paese quale la Russia rappresenta lo stesso Putin già ci rammenta come risolvere la questione dichiarando di ripresentarsi alle elezione nel 2012 per sopperire all’impossibilità di un terzo mandato!) Quindi, con solo un doppio mandato ma “senza effettiva concorrenza –discontinuità permanente- riprodotta dal sistema elettorale” non si risolve il problema! Si ritorna daccapo! Pertanto l’efficienza e l’efficacia risulteranno direttamente proporzionale alla efficienza con la quale saranno correttamente e completamente senza impedimenti (soglie) montati: vela e timone! Ovvero, tutto con le loro rispettive pertinenti rotelline funzionerebbe in modo più fisiologico e virtuoso! Affinché così tutto si possa esprimere al massimo della loro funzionalità e potenzialità per prestanza d’azione del salpare, solcare, ecc. da imprimere per raggio d’azione possibile al fine di poter imprimere (a tutto tondo in modo globale) “in acqua quanto nell’aria al vento il necessario dinamismo in agilità e flessibilità in una complessiva sistemica fisiologica coazione d’insieme! Tutto questo per non comprometterne la stessa navigazione vanificandola ancora sul nascere alla partenza d’ogni tappa (legislatura) spazio temporale! Giacché “il potere del mezzo lo divenga in rapporto alla profondità che l'attuabilità divenga possibilità in rapporto alla complessità!” (N. Bobbio) Imperocché un vero completo sistema abbisogna della indispensabile complementare imprescindibile presenza di entrambi gli strumenti: Vela (boma) e Timone quanto del Proporzionale e del Maggioritario al fine di rendere funzionale ed efficace l’azione di governo della stessa barca dall’equilibrio di galleggiamento in mantenimento e quindi per ovviamente usare la barca per quel che serve in modo da speditamente poter meglio procedere, navigare, solcare, gli oceani risultando competitivi! In ultima analisi, senza questi elementari basilari strumenti: vela e timone mancherebbero i presupposti per poter qualificarsi come sistema completo per “barca” quanto quello di un vero “sistema paese” completo che ambisca diventare una democrazia maturità! Giacché senza assumere come quanto il SEMIALTERNO propugna in modo articolato il Proporzionale quanto per complementarietà il Maggioritario (Premio di magg.) essendo gli stessi degli indispensabili strutturali strumenti necessari a rendere funzionalità e potenzialità al Sistema Paese stesso nella sua interezza, illusorio sarà pretendere di voler salpare… ed approdare ad alcun luogo “democrazia matura!” Pertanto senza un sistema elettorale completo difficilmente ci si potrà muovere se sprovvisto di quegli essenziali basilari complementari controbilancianti strumenti come precedentemente esposto rappresentati dal: Timone che ne rappresenta il MAGGIORITARIO per assolvere alla funzione incardinata sulla Governabilità; quanto dalla Vela (nello specifico al boma) che ne rappresenta il PROPORZIONALE per svolgere la funzione imperniata sull’induzione della Rappresentatività Quindi, senza questi “naturali fisiologici” prerequisiti si manterrà soggiogato l’intero Paese ad una continuativa perversa transizione istituzionale esasperante, logorante come già da decenni continuativi è in atto e, rischiamo così perennemente inchiodati rimanervici, come in un limbo aggravata da una palla al piede quanto l’indebitamento esprime, in un siffatto anacronistico modo! Pertanto se non si provvederà come suddetto resteremo vittime del solito perpetuo autoreferenziale gioco dell’oca! Rischiando malauguratamente di ritrovarci per effetto di un nuovo decretato affrettato riformismo incardinato sul solo autoreferenziale decisionismo di finire con un automobile a due soli “blindati cingoli” quanto un potenziale immanente forzatura calata dall’alto od “a sorpresa” potremmo ritrovarci in un bel blindato bipartitismo chiuso ed “inciuciato” rispetto a quanto ogni normale mezzo se attrezzato con buon senso, dovrebbe minimamente presentarsi con le sue appropriate quattro ruote (più quella di scorta) se d’automobile trattasi e/o con una completa vela (boma) ed un altrettanto integro timone correttamente allocati se per mare navigare e solcare trattasi!? Giacché l’accento va sui mezzi piuttosto che sui fini dell’azione” McLuhan?) Dida: Quanto nella regione “Trentino Alto Adige” per analogia, al riguardo, già accade con una doppia sovrapposta griglia nel ritaglio dei collegi elettorali per la determinazione delle rappresentanze che si compongono e s’appoggia su un ritaglio a base proporzionale per la provincia di Bolzano (Alto Adige) e su ritaglio al maggioritario per la provincia di Trento (Trentino) dove, appunto la confluenza di entrambe le rappresentanze pur nelle diversità nelle modalità elettorali per complementarietà si determina la struttura organizzativa e governativa della regione!
1 commento:
SEMIALTERNO il sistema elettorale insito nelle cose!
(a crowd open source electoral system the real actual true electoral taboo from Boomerang news!) Oggettività Antiqualunquismo v Antipolitica!?
Perché nel terzo millennio, per quanto riguardo i meccanismi elettorali, bisogna continuare a sempre mordere le medesime ossa sparando come mortaretti raffiche di proposte elettorali dal proporzione al maggioritario e viceversa ventilando di tanto in tanto, il doppio turnismo alla francese continuando a dare agio alla casta di ricreare quel necessario solito frastuono del far intendere di voler cambiare tutto facendo confondere e far percepire la frenesia per efficienza, per poi gattopardescamente, non cambiare mai niente ma, semplicemente facilitare la casta nel coprirsi le mosse per riprodurre lo stesso famigerato gioco dell’oca. La tipica strategia per mantenerci prigionieri in questo assordante immobilismo. In questo vizioso assolutismo autoreferenziale dimostrato dal fatto che inopinatamente l’Italia perde in continuazione terreno nei confronti degli altri partner dell’€urozone e dell’OCSE dove, purtroppo sempre Pantalone deve indefesso continuare a pagarne le spese!
Pertanto, bisogna completamente sbarazzarsi del concetto di stabilità confondendolo con quello di staticità e semplicemente abbracciare un sistema dinamico completo dove, far scorrere attraverso nuove e più complete articolazioni maggiori flussi di quel sempre più intenso e necessario sgorgante dinamismo di cui la società dimostra sempre più esprimersi e riempirsi. All’insegna del: “better route than root!” non solo per quanto riguarda le infrastrutture sia fisiche che d’altro verso (BackBone) di cui continuiamo ad essere deficienti ma, anche di quelle strutturali organizzative del sistema elettoral-istituzionale che inesorabilmente risulta ancora arcaico ed incompiuto e volutamente mantenuto incompleto, limitato e limitante a risolvere le contingenze per rispondere con più puntualità alle istanze alle prossimità che la nuova realtà pretende, impone ed esige…! Allora, si rende necessario un sistema articolato completo capace di coniugare le dinamiche rappresentate da quella: centripeta incardinata sulla governabilità del comunemente inteso modello “maggioritario” e quella centrifuga distributiva imperniato sulla rappresentatività del “proporzionale” in quanto la questa induzione dà origine nei fatti alla multiate (Bobbio)
Pertanto, anche sul fronte elettoral-istituzionale non possiamo glissare e cadere sempre sulla solita vetustà a regime in quanto improrogabile risulta acquisire un sistema completo che renda autorevolezza all’istituzione in modo (asintote-autopoietico) adeguato ai tempi, giacché la democrazia per legittimarsi e funzionare deve trovare gli opportuni riferimenti, collegamenti e consolidati ancoraggi con i cittadini iniziando dagli ingressi dalle leggi elettorali.
Questo per non continuare a rimanere prigionieri di una sì “eletta” casta che continua imperterrita a rigenerarsi scegliendo le medesime totemiche elettorali obsolete soluzioni per detenerci inchiodati in quel inamovibile famigerato ciclico alterno gioco dell’oca cui restiamo più o meno consapevolmente prigionieri al perverso e viziato sistemico criterio del mantenere sempre transitivo il sistema elettorale per rendere i soliti politici il più possibilmente intransitivi come casta politico/partitica lasciandola libera di espandere sempre più la loro cinica autoreferenzialità! Per inchiodarci come cittadini sempre di una anacronistica compassata dinamica politico “paternalistico discente” dove ormai scomparsi quegli impareggiabile luminari statisti, tutto si lascia cadere nell’oblio emulativo, per farci ritrovare con una sempre più tangibile casta di cinici politici protesi a lasciarsi assorbire nel più totalizzante speculativo ottuso mero “mercatismo”! Che lascia alla solita élite di casta l’esclusività d’arrogarsi la gestione di quel solito perverso anacronistico inconcludente meccanismo fatto di alterni sconnessi perversi cicli a ricorrenti referendum (mantenuti solo abrogativi!) ritagli. Modalità per “potare” a proprio pro la legge elettorale in corso, seguita da rimaneggiamenti attraverso inconcludenti e fumose Bicamerali o Governi formalmente istituzionali… per infoltire o ritoccare con “pizzini” d’aggiunta od in sottrazione le stesse leggi elettorali con ibridismi ortopedici meticciati. Commistioni alle quali, far succedere pre-confezionate pedisseque stereotipati monodirezionali (a scarsa risucchiata o drenata concorrenza) mandate elettorali e mettere insieme tutto questo “ambardam” per in un siffatto modo aumentare o far crescere le solite “nichiliste” sacche d’impunità e/o nicchie d’autoreferenzialità, per così meglio come casta ulteriormente continuare a perpetuarsi nello spazio tempo rassodando un siffatto imperante “status quo!”
Quindi, bisognerebbe iniziare ad invertire il trend speculativo in corso, teso e proteso a far ingrossare il nostro sempre più minimamente indebitamento pubblico che permette di far ingrassare la solita sempre più pervasiva autoreferenzialità della casta
Segno sempre più evidente di una totale mancanza di competizione che le volontà di casta rimangono inalterate e bloccate alla mera autoconservazione del mantenimento dei privilegi di ceto, aspetto, rilevato e confermato già a suo tempo ancora da Darwin “Non sono i più forti che sopravvivono, né necessariamente i più intelligenti, quanto piuttosto i più reattivi al cambiamento” ed al riguardo glocalmente come casta restiamo impareggiabili!
Allora perché continuare a volgersi indietro ancor prima, di guardare avanti e cercare di vedere con nuovi occhi per constatare i profondi i continuativi cambiamenti in corso per capacitarsi come meglio superare l’immanente obsolescenza che ci attanaglia e ci mantiene fermi a quel totemico palo d’obsolete soluzioni elettorali statiche “retroverse” bloccate al compassato rispetto ad un’incalzante globalizzazione che per renderci competitivi esige soluzioni sistemiche dinamico articolate aperte più complete attuabili mettendo a sistema gli attuali mantenuti parziali ed incompleti meccanismi elettorali per far sì che si renda concorrenzialmente virtuoso il sistema elettorale.
Con soluzioni già presenti in molti contesti e su molti fronti e da molto tempo poiché si sono introdotto dei salti di livello tali da scompaginare e rivoluzionare ogni vetusto schematizzazione di usuale riferimento sconvolgendo molti archetipi e schemi dei precedente primordiale, arcaici tradizionale modelli e prototipi di riferimento che “sotto questa nuova luce” sono stati fatti palesemente risaltare e risultare modelli parziali ed incompleti rispetto alle nuove esigenze che il, tempo reclama.
Con un sistema che meglio facili la trasformazione del responso delle urne in una maggioranza parlamentare capaci di dare un’investitura autorevole di governo in grado di varare riforme coraggiose… Questo oltretutto, richiesto da come si presenta la nuova realtà inevitabilmente sempre più assorbita dalla globalizzazione che caratterizza la nostra epoca, in un’incalzante continuativa iperbolica complessità che ci immette investendoci di sempre nuove sfide ma, altrettante nuove opportunità per implicite diverse prospettive verso il futuro quanto un sistema elettorale completo si dimostrerà capace di completamente enucleare.
Invece cinicamente si continua con siffatti obsoleti autoreferenziali modelli continuativamente rigenerati e mantenuti in vita di speculativo appannaggio dando fiato ai soliti croupier di casta che così intendono preservare la nostra democrazia al medesimo suo solito stadio adolescenziale senza mai permetterle di maturare (introducendo anche il referendum propositivo da decenni segnalato come esigenza)
Pertanto, sempre più illusorio blandendo demagogicamente soglie di sbarramento per con il mero intento di ulteriormente drenare concorrenza sarà supporre di poter numericamente ridurre i partiti pensando di rendere efficiente il sistema decretando semplicemente una soglia si possa acquisire o rendere efficienza quando è risaputo in ogni contesto la facilità con la quale in ogni dove si formano “inciuciati” cartelli! Che rende stolto decretare qualsiasi soglia al 4-8% ecc. quando eventualmente dovrebbe essere rimessa ad un effettiva fisiologica concorrenzialità l’autoriduzione partitica quanto il SEMIALTERNO propugna! Poiché sempre più anacronistico risulta parlare e/o sentir parlare di coalizioni di partiti, federazioni di partiti, confederazioni di partiti e/o di liste quanto di partiti di correnti o di conservatori o progressisti se la struttura elettoral-istituzionale permane così obsoleta ed anacronistica al mero scopo speculativo di semplicemente permettere di far continuare l'autoperpetuazione permanente dello status quo!
Pertanto il rinnovamento normativo oltre alle questioni del dover ridurre
• la voragine del debito pubblico che si somma in continuazione ai costi di politica senza eguali nella compagine mondiale e di comparazioni europee (già nei primi quattro mesi del 2007 la spesa delle pubbliche amministrazioni è salita del 12%) con costi riprodotti dalle volontà di alimentare le clientele in quelle fabbriche del consenso mai dimesse, gestite da impavidi artefici dell'intrallazzo perpetuo… pleonastico risulta vedere al riguardo quanto denunciato e riportato nel libro “La Casta” ed ogni trasmissione: Exit, Format, Report, Annozero, e chi ne ha più ne metta, ecc.
Inoltre si dovrà considerare di introdurre:
• un monocameralismo;
• la riduzione del numero dei parlamentari;
• la revisione dei regolamenti parlamentari e
Invece
• le eventuali introduzioni di soglie di sbarramento di qualsivoglia percentuale dal “4% all’8% & so on” non potranno mai essere reputate soluzioni volte a rendere efficiente ed efficace il sistema in quanto, vista la facilità con la quale attualmente si formano “inciuciati” cartelli, contraddittorio risulterebbe pretendere di ottenere efficienza ed efficacia da un mercato togliendoci, drenandoci concorrenza e/o tagliando i concorrenti già sul loro nascere.
Giacché senza iniettarvi competitività mai, si potrà risolvere la questione e, solo questa organicamente articolandola, completandola e mettendo a sistema i meccanismi elettorali incarreggiandoli su un automatismo auto correttivo di equilibrio ad una intrinseca - enucleata sistemica reciproca compensazione a check & balance quanto il SEMIALTERNO propugna:
il sistema SEMIALTERNO “è” un sistema a leader implicito in quanto non necessariamente richiede di essere direttamente eletto e la sua peculiarità consiste nel fatto che su una base a "mandate"(votazioni) elettorali PROPORZIONALI PURE, (la cui purezza dipende da come si ritagliano i collegi, ovviamente, più ampia sarà la circoscrizione maggiore risulterà la proporzionalità, più piccola diventerà la circoscrizione, più grande sarà lo spreco dei voti, agendo indirettamente così a mo' di fattore di soglia), quando la "situazione" si rendesse priva di governo od andasse in stallo (ovvero la legislatura chiudesse prima dei suoi fisiologici tempi, ad esempio prima degli attuali cinque anni “art. 60”) il SEMIALTERNO richiama una mandata elettorale (votazione) ad induzione PREMIO di MAGGIORANZA e/o MAGGIORITARIA, (ovviamente, anche qui, “la mandata con premio” risulterà tanto più efficace quanto numericamente ridotti saranno i collegi elettorali in cui sarà ritagliato il territorio nazionale, quindi, non "regionalista" come si presenta or ora ritagliato il Senato! Bensì nazionale!)
Dopo, tale mandata con Premio di MAGGIORANZA, comunque, si ritorna alla mandata a “base PROPORZIONALE”. da cui il termine SEMIALTERNO!
SEMIALTERNO il sistema elettorale più completo per realizzare ed istituire la discontinuità concorrenziale sinergica permanente per incamminarci verso un effettivo virtuoso bipolarismo aperto!
E non ultimo che l’assemblea parlamentare (Camera dei Deputati e Senato oltre che numericamente dimezzati quando sarà riformata* **) in rappresentanti (elettori passivi) rispecchi perfettamente la proporzionalità dei partecipanti alla consultazione (elettorato attivo) ad ogni specifica mandata. Questo, affinché la competizione assumi un efficacia di merito e d’effetto concorrenziale volto all’implica implementazione della qualità!
Pertanto, gli eletti che dovrebbero risultare ammessi all’Assemblea sarebbero in ragione della proporzionalità espressa dall’elettorato attivo indipendentemente dal verso (mandata) Proporzionale e/o Maggioritario. Dove, oltre che per ovvia qualità d’appartenenza ogni partito dovrà perfettamente rispecchiare in rappresentanti il numero dei voti effettivi ottenuti in ragione al numero dei voti validi! Quindi, ad esempio, se saranno stati al 75% i votanti per la Camera, il numero dei rappresentanti dovrà essere ridotto del -25%:
Esempio di riferimento TOTALE Votanti al Riduzione Quindi Tot.
con l'attuale Numero “Costituzionale” 630 75% - 25% Sarebbero 473
con l'auto vagheggiata presunta riduzione * 512 75% - 25% “ 384
con l’eventuale riduzione alla VVT.gigio ** 400 75% - 25% “ 300
Poiché solo istillandovi concorrenza che irradi effettiva competizione a tutto campo ed a tutto tondo a 360° X 365 gg l’anno, in modo sinergico propositivo, si potrà iniziare ad ottenere efficienza per effettivamente poter iniziare a ridurre in nostro mostruoso indebitamento pubblico…
Pertanto le nuove regole del gioco per riprodurre un sistema organico concorrenziale non dovranno riprodurre deterrenza di parte del genere a:
• Monopolio centrista riprodotto quando vengano applicati e ripetuti in modo perpetui mandate elettorali con modelli esclusivamente proporzionalisti e/o
• Duopoli di centro destra o di centro sinistra in altrettanto blindato modo a “bipartisan” bipartitismo chiuso (inciuciato ad effetto blindato) riprodotto quando in altrettanto ripetitivo pedissequo modo vengano propinati ripetutamente mandate elettorali con modelli filo maggioritari od in
altrettanto improprio ed illusorio modo risulterà rivolgersi ai soliti nostrani modelli allevatori di casta i cui prototipi sono rappresentati dagli usuali caserecci
• Ibridi quelli dal “Mattarellum” al attuale “Porcellum (oltretutto sconfessato dagli stessi autori) in quanto risultano essere dei veri e propri ”ortopedici meticciati” (soluzioni che al di là della loro esplicita dizione, oltrepassano per l’assurda implicita loro strutturale costituzione ogni possibile cognizione di chimera!
In quanto impossibile risulta pretendere di aver una barca funzionale impiantando sulla stessa asta dell’albero della vela “che ne rappresenta l’elemento Proporzionale” ridotta di un suo 25% un timone (quale elemento maggioritario) altrettanto decurtato del suo 75% del suo originario potenziale e/o magari, come sempre da decenni succede, invertire i ruoli impiantando sullo stesso asse del timone l’albergo della vela e/o variandone talora le percentuali per far intendere di voler cambiare quando sostanzialmente si perpetua lo stesso meschino gioco dell’oca…. emblematico al riguardo è quanto in cantiere si prevede con il prossimo “Vassalum” che presenta innestati sullo stesso della vela resa al 50% (Proporzionale) un timone altrettanto ridotto al 50% (maggioritario) e questo oltretutto senza prendere in considerazione l’aspetto dell’eterogeneità italica territoriale nazionale.
Pertanto, per non continuare a collassare ma, evolvere bisognerà minimamente capacitarsi sull’opportunità di meglio attrezzarsi anche con filtri e carburatori elettoral-istituzionali più potenti e pertinenti ai nostri tempi che ci consentano di alzare la tesa per concorrenzialmente permettere a chiunque di giocare a tutto campo ed a tutto tondo mettendo a sistema le ormai consunte e più volte testate ricorrenti parzialità (provate sulla nostra pelle e taccuino) mantenute in sopravvivenza attraverso questi soliti vecchi modelli elettorali frutto di statuizioni formalmente corrette (Weber) Modelli dal “Mattarellum all’attuale Porcelleum” (oltretutto sconfessata da quelle stesse forze politiche che l’hanno voluta!) che ci mantengono sempre fermi e bloccati rispetto ad ogni altro paese €urozone e dintorni, quanto lo perpetueranno i prossimi potenziali mortaretti “Guzzettum e/o Vassalllum” giacché al riguardo:
• Per il Guzzettum già lo stesso Prof. Sartori rilevava che la debolezza del referendum sta nel mantenimento del premio di maggioranza che indurrà a mettere assieme “due listoni” contrapposti con ogni genere di animai politici, rischiando di determinare lo stesso attuale sgangherato inconcludente effetto d’eterogeneità governativa politica con prossime compagini governativi a scarsa intrinseca omogeneità che daranno altrettanto carenti risultati, quanto lo dimostrano essere stato il penultimo governo “longevo” ma, inefficiente ed inefficace, quanto risulta esserlo l’attuale sempre più sfiancato
• E/o la proposta “Vassallum” (sullo stesso genere taluno riscontra il modello danese già migliore e superiore ad esso!) che sarà un incrocio tra il sistema tedesco (uninominale ma proporzionale) ulteriormente ibridato per i ritagli delle circoscrizioni a quello spagnolo, imitando quanto, già a suo tempo, nel 1919, lo era il modello elettorale italiano (quindi, la novità oltre ad un importazione d’acqua calda, presenta sostanzialmente in ritorno nella precedente casella del gioco dello stesso famigerato gioco dell’oca che si caratterizza con «piccole» circoscrizioni che moderatamente sproporzionalizzano la rappresentanza favorendo i partiti più grandi o concentrati geograficamente. Anche se oggigiorno la realtà è di tutt’altra fatta geograficamente molto più composita e molto dubbioso risulterà supporre di poter rendere sicurezza governativa e decisionalità con un assicurato responso delle urne giacché, or ora, le probabilità risultano essere molto più articolate di quanto non lo siano state già alle ultime elezioni data l’eterogeneità della distribuzione delle preferenze politiche in Italia.
Pertanto i suddetti meccanismi per rendersi funzionanti dovrebbero essere messi a più nuova articolazione data la loro mantenuta intrinseca parzialità ed incompiutezza e per essere resi funzionali dovrebbero venir incardinati su un automatismo ad effettivo sistemico virtuoso equilibrio d’auto check & balance quanto il SEMIALTERNO propugna in modo da potersi auto rigenerare autoripulendosi da ogni perniciosa formazione partitica protesa ad impropriamente voler speculativamente giocare da ago della bilancia e/o ricreare comode deterrenze a mono o bipartitismo blindato!
E’ per tanto che si propone l’adozione del sistema SEMIALTERNO per definitivamente mettere a sistema le risapute e più volte testate parzialità riscontrato negli attuali meccanismi elettorali in quanto da decenni si passa impropriamente da cicliche alterne modalità elettorali proporzionaliste a quelle maggioritarie e viceversa determinando alternanze governative palesemente incapaci (auto(s)qualificatesi: ectoplasmi gli uni ed Armata Brancaleone gli altri) dove appunto per scarsa coesione ed omogeneità politica quanto per talora inconciliabilità programmatica, dimostrano risultare incompetenti per poter affrontare i veri e sostanziali strutturali nodi che ci attanagliano dalle liberalizzazioni, al conflitto di interessi, visto l’altrettanto sconnesso modo con il quale si mantenga l’”inciuciato” duopolio dei media televisivi… per sempre al meglio ed alla stessa stregua della questione elettorale poterci tuttora comodamente proficuamente specularci!, ecc.
Pertanto per tagliare definitivamente la testa al toro si propone con il sistema SEMIALTERNO mettere a sistema i meccanismi elettorali per incarreggiarli su un automatismo a due livelli a reciproco richiamo: proporzionale e maggioritario giacché contraria sunt complementa! Essendo ormai riscontrato e da decenni rilevato il malfunzionamento in corso dove, si passa impropriamente da cicliche alterne scollegate e disarticolate modalità elettorali proporzionaliste a quelle maggioritarie e viceversa senza minimamente riscontrare che il sistema è di per sé gia per come suddetta complementarietà, insito nelle cose!
Questo per rendere inequivocabile equilibrio al sistema in un vero “check & bilance” e così completarlo per instillare nello stesso sistema competizione e non mera effervescenza ma che conseguentemente irradi effettiva concorrenza sinergico propositiva a tutto tondo ed a tutto campo elemento “sine qua non” in quanto è lo scontro fra (interessi opposti) che fa scaturire il vero virtuoso lievito generante quale essenza prosperità!… di Smithiano memoria! Dove il tutto possa venir coniugato alla luce dei nuovi adeguamenti, quanto i criteri e le prassi della qualità totale imprescindibilmente in ogni dove sempre per penetrazione ormai impongono doversi enucleare per poter appartenere e qualificare come sistema secondo i crismi alla Deming, Kai zen, ecc. Con il SEMIALTERNO si implementerebbe fisiologicamente democraticità e sussidiarietà responsabile per nell’insieme dinamicamente massimizzare: governabilità - decisionalità, rappresentatività, economicità, “accountability” in un’incrementale criterio di continuativa implementazione migliorativa aperta all’eccellenza! Irradiando efficienza ed efficacia “endo ed eso” ovvero, sia verso l’interno che nel compendio mondiale!
Invece, con la nostrana casta, si continua in un siffatto sconnesso modo a determinare alternanze governative palesemente incapaci d’auto reggersi giacché s’auto(s)qualificano ectoplasmi gli uni ed Armata Brancaleone gli altri, dove appunto per scarsa coesione ed omogeneità politica quanto per talora inconciliabilità programmatica, siffatte forzate coalizioni risultano incapaci di affrontare e sciogliere i veri e sostanziali nodi strutturali che attanagliano la gente dalle micro alle macro istanze e prossimità… dalle liberalizzazioni, al conflitto di interessi, (con un vigente altrettanto anacronistico palesemente “inciuciato blindante duopolio massmediatico”) ecc. di un’Italia sempre più ferma ed ancorata al solito totemico palo elettoralistico sbandierato come efficienza rispetto a quanto il SEMIALTERNO propugna e permetterebbe ottenere...
Perché in un siffatto pregnante unico momento alle soglie di una sempre più glocale epoca degli accessi aperta a sempre nuove sfide, in altrettanto modo, dovrebbe potersi mantenere aperta a sempre nuove opportunità, data la maggiore pervasività che l’interattività permette e concede. Quel interattività che estendendosi sempre più per portata e penetrazione immerge la società stessa rivoltandosi dentro essa stessa e con se stessa determinando una nuova realtà sempre più intrecciata liquida alla Baumann in un avvilupparsi di variabili che determinano sui modelli specialmente quando obsoleti come gli attuali elettorali ormai ad ogni latitudine ulteriori marcate esasperazioni ed inefficienze evidenziando l’effetto “inerziale entropia” cui diventano portatori indifferibile segno della loro intrinseca incompiutezza che reclama soluzioni totalmente diversi rispetto al consueto del genere concorrenziali asintote aperte!
Giacché senza effettiva concorrenza politico propositiva si può rischiare per assenza di tutela competitiva, non la sola dittatura della maggioranza sulla minoranza come taluno accenna e talaltro menziona (dell’altra metà come or ora per “inerziale entropia” sembra esser accaduto anche se sempre più accadrà!) per eccessiva autoreferenzialità ristretta dei rappresentanti si potrebbe rischiare la totalizzante dittatura dei vertici indipendentemente dal colore e/o purtroppo da chi giochi la parte di “minoranza effettiva”… Quindi, ideale sarebbe acquisire un sistema elettorale che riproduca effettiva realistica concorrenza propositiva politica a tutto tondo ed a tutto campo
Pertanto, in un siffatto cocente momento, anche la democrazia dovrebbe in un siffatto modo potersi “dinamicamente sostanzialmente attivarsi” e con opportuni adeguamenti che per complementarietà il SEMIALTERNO concede permettere ritrovarsi completata nelle proprie articolazioni per definitivamente ergersi a sistema e, così attrezzata rendersi più efficace ed efficiente come “rinnovato italico Sistema Paese” per ritrovarsi nella strutturale compiutezza competitiva aperti alle sfide quanto alle opportunità del compendio mondiale!
Tutto questo per poterci incamminare verso una cittadinanza aperta all’interattività propositiva orientata a soluzioni innovative verso impostazioni deliberative, partecipative aperte ad un maggior senso d’appartenenza attivando anche il referendum propositivo, quale minimale equilibrio! Per definitivamente permettersi di rinunciare a quel intrepido continuativo proliferare di politici di casta protesi a voler propinando la suddetta parziale obsolescenza con modelli elettoral istituzionali volti a propinare rapporti di sudditanza anacronistici ed opposti a quanto il clima, il tempo, la stessa realtà sempre più sembra voler per “strutturale incompatibilità ripudiare”
Pertanto in un siffatto momento dove tutto è in movimento… e ci si vuol effettivamente spingere verso un vero e proprio stato nascente: “de juri condendo” il legislatore attento e leale per rendere e restituire più dignità e vigore alla stessa nostra democrazia considerata malata da taluni… senz’altro malmessa, …pretendere di continuare in u siffatto di “casta del maso chiuso” sarebbe sempre più diabolico!… Pertanto, il legislatore “solerte” dovrebbe prestare attenzione nel riformare per assicurare la necessaria apertura per una libera concorrenza a tutto tondo in un equilibrato rapporto aperto tra elettorato passivo ed attivo in tutta e per tutta la sua “articolazione” verticale ed orizzontale per liberalizzare implementare efficacia ed efficienza per meglio aprire il futuro alle nuove opportunità che la realtà offre!....
Wizler the CHEAPSTER
P.S:
Pertanto per effettivamente «portare l'Italia fuori dal tunnel» bisognerà abbandonare i giochi dell’oca e dare inizio ad una vera discontinuità permanente rappresentata dall’introdurre vera concorrenza attraverso un sistema più completo quanto il SEMIALTERNO propugna rendendo complementare la coniugazione della politica della passione (vela) con quella della ragione (timone) articolandole in una virtuosa complementare fluente dinamica coesistenza capace di far partire, salpare il nostro Belpaese… politiche che metaforicamente potrebbero essere rappresentate alla navigazione con la barca a vela dove la passione viene rappresentata dalla vela (più precisamentedal boma) e l’altra la ragione dal timone!
Tutto questo per poterci liberare dall’accanimento in corso con il quale in continuazione si vuol mantenere l’italiota barchetta “armata” in modo imparziale, anacronisticamente allestita allocando sempre più impropriamente e ridotti o monchi i suoi basilari strumenti di bordo quale appunto: l’elemento MAGGIORITARIO rappresentato dal timone e vela –(boma!) che rappresenta l’elemento PROPORZIONALE
In quanto, ogni meccanismo per funzionare deve accadere che tutte le relative rotelline siano correttamente allocate, ne più ne meno, nelle loro rispettive sedi di pertinenza diversamente si rimarrà sempre più impaludati e fermi... vedonsi le ultime rilevazioni Istat quanto i reports della stessa UE e dell’FMI che ci danno sempre staticamente fermi ed immobili rispetto ai paesi dell’Eurozone con un “GAP” in continua incremento!
Pertanto dovrebbe essere assodato da “millenario pragma” che una barca normale, al di là delle categorie d’appartenenza (laser, optimist…. quindi, OCSE, NATO o paese in via di sviluppo, ecc.), dovrebbe possedere in modo funzionali e correttamente congeniati ed allocati con la opportuna razionalità tecnica dei mezzi: una vela ed un timone; giacché, talora la scelta d’avalutatività dei mezzi, non lo scopo costituiscono il problema! (Max Weber!)
Ai quali per semplificazione riserveremo per simbolica analogia al:
• TIMONE la funzione del
MAGGIORITARIO che “incardina” al meglio la
“KRAZIA” dell’autorevolezza, della decisionalità e della forza delle istituzioni pertanto, ben ne rappresenta la
“Ragione” la
GOVERNABILITA’ - e “girando” sull’induzione
CENTRIPETA
ed alla
• VELA (nello specifico al BOMA) quello del
PROPORZIONALE che ne rappresnta per complementarietà la
RAPPRESENTATIVITA’ riproduce il
“DEMOS” che al meglio ne raffigura la
“Passione” - e gira imperniato sull’induzione
CENTRIFUGA distributiva-
In quanto la stessa induzione dà origine nei fatti
ad una multiate (Bobbio)
e non ultimo inequivocabilmente
• La “Sicurezza nel futuro” che ce la dobbiamo sudare dall’impegno di ognuno di noi ingenerando quel effettivo senso di appartenenza per ricaduta dai suddetti presupposti ricercando concreta risposte costruttive alle sfide dell'incertezza ….acquisendo modi alternativi di guardare le cose es. alla “Monod” giacché, “le novità si ottengono arrangiando in modo inedito le cose del passato!”….articolandole ed organizzandole alla: Deming, Goffman, Watzlawick & so on...”!
Assunto che ogni barca a ben vedere…
senza vela e timone o resi questi sottodimensionati con limitati strumenti limitanti non potranno che essere di conseguenza i risultati!…e da decenni per le italiche genti, se ne vedono palesemente i risultati!
In quanto la debolezza strumentale non potrà che divenirne debolezza operativa!
Ed in altrettanto modo accadrà parlando di sistemi elettorali che quando incompleti e/o parziali saranno condizionanti per l’intero SISTEMA PAESE - ITALIA!…
Quindi, affinché la “barca” possa non soltanto galleggiare ma, effettivamente correttamente navigare e poi, solcare… Poiché così continuando non si potrà andare da alcuna parte se semplicisticamente s’impianta e si estirpa, in modo indefesso e totalmente a-sistemico, con ciclica alterna (sconnessa) artefatta faciloneria “il boma” rimpiazzandolo con il solo timone” o viceversa, oppure pur mantenendo boma e timone facendone per prolungamento un tutt’uno dove, perfino “ortopedicamente” si ibridano gli strumenti della barca…. Eloquenti ne sono gli effetti determinati e confermati dalla staticità che c’infliggono siffatti modelli sin qui testati sulla nostra pelle e taccuino dal Mattarellum” al “Nespolum”all’attuale “Porcellum quanto lo potrà essere il prossimo mortaretto referendario: Guzzettam e/o per altro verso il modello in cantiere “Vassalli-Veltroni” che favorirebbe far ingrassare i due esistenti partiti grandi ma non esige necessariamente di indicare preventivamente a livello “pre elettorale” le alleanze prefigurando nel nostrano di rischiare un “grosso” blindato inciucio anziché una “Grosse Koalition”…
Poiché non lo potrà mai essere un sistema o possa passare per sistema completo, quello dell’
• impiantare sulla stessa asta dell’albero della vela (oltretutto ridotta del 25% rispetto al suo potenziale) il timone (altrettanto decurtato del 75%)
oppure,
• viceversa, piantando sul timone l’albero della vela per prolungamento ottenendo oltretutto decurtati un tutt’uno!
Quindi da un siffatto inceppato sistema inconcepibili, esecrabili, perverso e scandaloso procedere giammai si potranno ottenere risultati positivi oltre, al non potersi reputare inseriti in un vero “sistema elettorale”! Se non stranamente lasciar scandalizzare Veltroni che stracciandosi le vesti enfatizza “…l’inconsistenza in corso giunta a tal punto da averci ormai fatto sorpassare anche l’assurdo se non portandoci allo spasimo del sempre rendere e mantenere ordinaria qualsiasi straordinarietà!”
Pertanto, sempre più difficile diverrà navigare se non si provvederà in tempo a correggere quanto necessario! Un siffatto scombinato mal congeniato, ciclico, alterno, incompleto, disarticolato, assurdo procedere non potrà permetterci di arrivare da nessuna parte in quanto non ci permette di uscire dall’impaludamento!
Segno che serve un salto di qualità, un impeto d’orgoglio per abbandonare l’obsolescenza… perché dati i suddetti limitati e mal assemblati mezzi e strumenti inconcepibile sarà pretendere di poter competere sia verso l’interno che nella compagine mondiale… giacché scarsi non potranno che esserne i risultati testimoniato dalle suddette ultime rilevazioni!
Sì. Proprio così, volenti e nolenti, l’Italia è ferma! Quale ulteriore conferma per evincere che anche il sistema elettorale è obsoleto, incompleto.. oltre, alla questione istituzionale: monocameralismo, riduzione numerica dei Parlamentari e riordino dei loro regolamenti!
Appunto una barca normale dovrebbe esser provvista di ambedue i suddetti indispensabili complementari strumenti: vela (boma) e timone ed entrambi dovranno trovare la corretta appropriata loro distinta allocazione in pertinenza di livello e di pescaggio “sotto & sopra” affinché, la complementare e talora simultanea interazione “coazione” equilibrata di entrambi di questi strumenti (commutativa - rettificatrice), permetta una più virtuosa gestione di governo implementando l’aspetto della complementarietà governativa con quella distributiva imperniata sulla rappresentatività per così poter meglio rispondere alle istanze ed alle esigenze, “prossimità” della cittadinanza e delle stesse “istituzioni” per contestualmente “giustificare” legittimando "tanto la politica quanto le politiche" e, meglio annullare per contrasto all’insorgenza d’ogni “antipolitica!” (in quanto attualmente la “debolezza” della politica sembra aver raggiunto esplosioni abissali tali da rendere ogni “pubblica” manifestazione ciò che in condizioni normali verrebbe valutata con il solo metro dell’efficacia teatrale!)
Pertanto entrambi gli strumenti timone e vela, per meglio gestire l’azione di governo nel procedere, si rendono indispensabili e necessari al fine di gestire – governando le induzioni intrinsecamente imperniate sulle dinamiche
- centripeta rappresentata dalla Governabilità (imperniato sul timone del MAGGIORITARIO e
- centrifuga che esprime la Rappresentatività (dalla vela – imperniato sul boma) dal livello di base sul PROPORZIONALE
Tutto questo per poter meglio risultare in modo equilibrato e/o per complementare coazione, in ogni momento puntualmente calibrare opportunamente l’intensità e la profondità d’inclinazione (per gradi) da impartire alla bisogna!
Proprio perché la legge elettorale deve consentire:
1)- la creazione di un governo stabile con maggioranze parlamentare solide e coese
2)- mantenere un’“effettiva implicita mantenuta concorrenza enucleata dalla stessa articolazione del sistema (barchetta se completa)” in parlamento affinché possano entrare e/o ricambiarsi nuove "idee" “opzioni” nuove e potenziali quali apportatrici di concorrenze e di implicito miglioramento quale vero motore di efficienza senza dover per altro verso scomodare A. Smith! La concorrenza non si può imporre per decreto ma, vive soltanto quando le condizioni di un sistema aperto e senza soglie d’ingresso quanto il libero mercato effettivamente glielo permettono. Pertanto illusorio sarà supporre di risolvere il problema decretando la possibilità di esercitare la rappresentanza parlamentare per soli due mandati consecutivi quando con questa risoluzione si dà alla stessa opprimente autoreferenzialità l’opportunità di numericamente “aumentare se non raddoppiarsi”!
(Giacché come in tutti i contesti accade, le scappatoie sussistono per risolvere siffatti inghippi in quanto pur parlando di un altro contesto e sistema paese quale la Russia rappresenta lo stesso Putin già ci rammenta come risolvere la questione dichiarando di ripresentarsi alle elezione nel 2012 per sopperire all’impossibilità di un terzo mandato!)
Quindi, con solo un doppio mandato ma “senza effettiva concorrenza –discontinuità permanente- riprodotta dal sistema elettorale” non si risolve il problema! Si ritorna daccapo!
Pertanto l’efficienza e l’efficacia risulteranno direttamente proporzionale alla efficienza con la quale saranno correttamente e completamente senza impedimenti (soglie) montati: vela e timone! Ovvero, tutto con le loro rispettive pertinenti rotelline funzionerebbe in modo più fisiologico e virtuoso!
Affinché così tutto si possa esprimere al massimo della loro funzionalità e potenzialità per prestanza d’azione del salpare, solcare, ecc. da imprimere per raggio d’azione possibile al fine di poter imprimere (a tutto tondo in modo globale) “in acqua quanto nell’aria al vento il necessario dinamismo in agilità e flessibilità in una complessiva sistemica fisiologica coazione d’insieme! Tutto questo per non comprometterne la stessa navigazione vanificandola ancora sul nascere alla partenza d’ogni tappa (legislatura) spazio temporale! Giacché “il potere del mezzo lo divenga in rapporto alla profondità che l'attuabilità divenga possibilità in rapporto alla complessità!” (N. Bobbio)
Imperocché un vero completo sistema abbisogna della indispensabile complementare imprescindibile presenza di entrambi gli strumenti: Vela (boma) e Timone quanto del Proporzionale e del Maggioritario al fine di rendere funzionale ed efficace l’azione di governo della stessa barca dall’equilibrio di galleggiamento in mantenimento e quindi per ovviamente usare la barca per quel che serve in modo da speditamente poter meglio procedere, navigare, solcare, gli oceani risultando competitivi!
In ultima analisi, senza questi elementari basilari strumenti: vela e timone mancherebbero i presupposti per poter qualificarsi come sistema completo per “barca” quanto quello di un vero “sistema paese” completo che ambisca diventare una democrazia maturità!
Giacché senza assumere come quanto il SEMIALTERNO propugna in modo articolato il Proporzionale quanto per complementarietà il Maggioritario (Premio di magg.) essendo gli stessi degli indispensabili strutturali strumenti necessari a rendere funzionalità e potenzialità al Sistema Paese stesso nella sua interezza, illusorio sarà pretendere di voler salpare… ed approdare ad alcun luogo “democrazia matura!”
Pertanto senza un sistema elettorale completo difficilmente ci si potrà muovere se sprovvisto di quegli essenziali basilari complementari controbilancianti strumenti come precedentemente esposto rappresentati dal:
Timone che ne rappresenta il MAGGIORITARIO per assolvere alla funzione incardinata sulla Governabilità; quanto dalla
Vela (nello specifico al boma) che ne rappresenta il PROPORZIONALE per svolgere la funzione imperniata sull’induzione della Rappresentatività
Quindi, senza questi “naturali fisiologici” prerequisiti si manterrà soggiogato l’intero Paese ad una continuativa perversa transizione istituzionale esasperante, logorante come già da decenni continuativi è in atto e, rischiamo così perennemente inchiodati rimanervici, come in un limbo aggravata da una palla al piede quanto l’indebitamento esprime, in un siffatto anacronistico modo! Pertanto se non si provvederà come suddetto resteremo vittime del solito perpetuo autoreferenziale gioco dell’oca!
Rischiando malauguratamente di ritrovarci per effetto di un nuovo decretato affrettato riformismo incardinato sul solo autoreferenziale decisionismo di finire con un automobile a due soli “blindati cingoli” quanto un potenziale immanente forzatura calata dall’alto od “a sorpresa” potremmo ritrovarci in un bel blindato bipartitismo chiuso ed “inciuciato” rispetto a quanto ogni normale mezzo se attrezzato con buon senso, dovrebbe minimamente presentarsi con le sue appropriate quattro ruote (più quella di scorta) se d’automobile trattasi e/o con una completa vela (boma) ed un altrettanto integro timone correttamente allocati se per mare navigare e solcare trattasi!? Giacché l’accento va sui mezzi piuttosto che sui fini dell’azione” McLuhan?)
Dida:
Quanto nella regione “Trentino Alto Adige” per analogia, al riguardo, già accade con una doppia sovrapposta griglia nel ritaglio dei collegi elettorali per la determinazione delle rappresentanze che si compongono e s’appoggia su un ritaglio a base proporzionale per la provincia di Bolzano (Alto Adige) e su ritaglio al maggioritario per la provincia di Trento (Trentino) dove, appunto la confluenza di entrambe le rappresentanze pur nelle diversità nelle modalità elettorali per complementarietà si determina la struttura organizzativa e governativa della regione!
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