mercoledì 28 maggio 2008

Se il buon giorno si vede dal mattino…

Da quaranta dì hanno vinto
ed han subito dipinto
un futuro entusiasmante
con governo dialogante,

disponibile al confronto
con un premier ombra pronto
a incontrare quello là
per veder che se po’ fa’:

patti di consultazione
con la seria opposizione,
mai più muro contro muro!
Ma lo splendido futuro

finì dopo il giuramento
del governo e il lieto evento
dell’incontro fra i capoccia,
col Berlusca che si scoccia

nel capire che il Pd
non dirà sempre di sì
e Veltroni che già sa
che l’idillio finirà.

E da allora fu un crescendo:
primo il didielle orrendo
per mandar dai secondini
gli immigrati clandestini,

anticostituzionale,
ma non sol. Colpo mortale
al processo giudiziario
e al sistema carcerario:

prima svuotano le celle,
poi, con questo didielle,
le riempiono di schianto
almen dieci volte tanto…

Esemplar provvedimento
che fa il popolo contento,
mentre, ahimé, il governo è tosto
nel far fumo e non arrosto.

Poi, il serafico Frattini
che si mette a far casini
e vuol che in Afghanistan
combattiamo i taleban:

“Basta alle mission di pace!
Il soldato sia pugnace,
non più strade ed ospedali,
ma cannon, scontri frontali

e se poi ci scappa il morto
lo accogliamo all’aeroporto!”
Poi han pensato a Berlusconi:
gli europei, veri birboni,

ce l’han con Emilio Fede
e la Commissione chiede,
a suon di dure sentenze,
che gli tolgan le frequenze

e, voilà!, un emendamento
che rimanda il triste evento
a un futuro assai lontano.
Craxi già dette una mano

ad Emilio orson trent’anni,
ma è qui ancora a fare danni
perché i nostri nel passato
l’altra mano gli hanno dato.

Ed infin l’ultima chicca:
Berlusconi e la sua cricca
a Milan sono a giudizio.
Vien proposto un artifizio

per il quale l’imputato,
che con Mills è processato
come falso testimone,
possa mettere un bastone

fra le ruote alla sentenza.
Per fortuna l’indecenza
la capiscon proprio tutti
ed il trucco non dà frutti.

Noi speriam che i primi passi
degli ignobili gradassi
siano tali che Veltroni
dica presto a Berlusconi:

“Ora basta, Cavaliere,
prendermi per il sedere.
Da domani sarò un’ombra
che ripete: Silvio, sgombra!”

Carlo Corvaglia

ps: semplicemente fantastico

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